NUOVO DISCIPLINARE IGP
La storia della città di Matera, della provincia e della Basilicata è da sempre stata caratterizzata dalla cerealicoltura, dai mulini, dalla pasta e dal pane.
Da secoli il Pane a Matera è al centro della vita della popolazione locale e costituisce ancora oggi l’elemento “sacro” della tavola.
Numerose le citazioni storiche che descrivono come si sia originato e consolidato nella popolazione materana il culto di questo prodotto. Tra gli aspetti più importanti, oltre alla bontà e alla genuinità delle materie prime e al sapiente lavoro di preparazione, vi è storicamente la capacità di conservare i grani coltivati sulla Collina Materana e nei paese limitrofi.
Cosa lo rende unico?
Il pane di Matera e fatto ancora oggi seguendo l’antica ricetta, ricetta che si tramanda da secoli e che prevede la presenza del lievito madre ottenuto dalla macerazione di frutta fresca in acqua e l’impiego per almeno il 20% di semole rimacinate provenienti da ecotipi locali e varietà quali il Senatore Cappelli, Duro Lucano, Capeiti e Appulo, coltivate nel territorio della provincia di Matera.
La richiesta per ottenere l’Igp del prodotto simbolo della tradizione contadina e della tavola materana fu presentato nel 2002 e il riconoscimento fu ottenuto nel 2008. Nel 2013 questo prestigioso riconoscimento fu sospeso dal Ministero competente per dare la possibilità al Consorzio di tutela del pane di Matera di adeguare il disciplinare alle nuove regole alimentari in vigore a livello statale e comunitario.
Perché cambiare il disciplinare?
Perchè dal 2002 ad oggi sono cambiate le tecniche di molitura e di coltivazione del grano, per disciplinare pezzature di pane da 5 e 10 chili e le più piccole da mezzo chilo e per dare, inoltre, la possibilità ai consumatori di riconoscere meglio i prodotti con l’apposizione del timbro MT su ogni pezzo di pane.
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